Terme n. 2.
Terme n. 2.

La struttura, ubicata al limite meridionale dell’area archeologica, venne scavata nel corso del 1956, contemporaneamente alle Terme n. 1. L’edificio, detto anche di “Convento Vecchio”, si articola su tre livelli, comprendendo uno spogliatoio (apodyterium), dotato di un bancale in muratura con stipetti triangolari per custodire i calzari, un frigidarium con due vasche e pavimento mosaicato, due tepidaria e un calidarium con due absidi, a formare così un percorso anulare. L’alimentazione idrica delle terme era assicurata dalla presenza di una grande cisterna rivestita in cocciopesto, sostenuta da un ambiente voltato.

Abside del <i>frigidarium</i>.
Abside del frigidarium.

Il mosaico del frigidarium, costituito da tessere bianche, nere, gialle e rosse a creare dei motivi geometrici, è stato datato, così come l’intero edificio, alla fine del II secolo d.C.
In età bizantina è documentato un utilizzo della struttura come area funeraria; una sepoltura rettangolare costruita è stata individuata nello spogliatoio. Si è ipotizzato inoltre un possibile riutilizzo dell’edificio come monastero, fatto che spiegherebbe il toponimo di “Convento Vecchio”.