Fortificazioni

Le maggiori evidenze difensive riferite ad un circuito murario urbano sono conservate a nord dell’abitato, sulla collina di Su Murru Mannu, e alle pendici settentrionali del colle di S. Giovanni.
A Su Murru Mannu le più imponenti strutture comprendono dall’interno verso l’esterno una cortina muraria, un fossato e un terrapieno con muro di controscarpa. La cinta più interna è costituita sui lati che danno sul fossato da un muro in grandi blocchi poligonali di basalto, inframmezzati da conci in arenaria. Nel tratto occidentale il paramento in basalto rifascia un muro a doppio paramento in grandi blocchi squadrati di arenaria. Due postierle (piccole porte) attraversano la cinta, una delle quali è realizzata interamente in blocchi di arenaria perfettamente inseriti nel paramento in basalto, mentre la seconda si conserva solo nei conci di base.

Il fossato, largo alla sommità mediamente 10 m, ospita al suo interno una necropoli romana, evidentemente successiva alla dismissione del complesso fortificato, avvenuta nel I sec. a.C. Il terrapieno, largo circa 10 m, appare contenuto sul lato interno da un muro di controscarpa in grandi massi poligonali in basalto.

Quanto alla cronologia, attualmente si ritiene che tutte le strutture realizzate in conci di basalto siano pertinenti ad un importante intervento di risistemazione e ampliamento effettuato in età repubblicana (II sec. a.C.), mentre sarebbero da riferire alla fortificazione punica il muro in conci di arenaria, con cronologia tra la fine del VI e il V sec. a.C.

Alle pendici della collina di S. Giovanni, invece, è stato messo in luce un tratto della cinta muraria ed una torre in grandi blocchi squadrati in arenaria. Le mura, che scendono lungo il versante settentrionale del colle, hanno struttura a doppio paramento e seguono un andamento a zig-zag (“cremagliera”). La torre è costituita da un basamento quadrangolare in grandi blocchi squadrati giustapposti, in origine connessi con grappe, forse in legno, su cui s’imposta un muro curvilineo parzialmente conservato.

Questa è stata riferita da alcuni studiosi ad età cartaginese, anche per la presenza nell’area di vari merli con sommità curvilinea di tipo punico, da altri ad epoca romana e bizantina. Altre strutture in blocchi di arenaria presenti ai piedi della torre spagnola sono state ricondotte alle fortificazioni puniche.