Tempio tetrastilo.
Tempio tetrastilo.

La struttura, messa in luce da G. Pesce negli anni Cinquanta, venne impiantata probabilmente nel I sec. a.C. su una potente colmata che sigillò strutture preesistenti. Del tempio si conserva parte del basamento rettangolare in blocchi squadrati di arenaria su cui si sviluppava il resto dell’edificio; questo era costituito da un pronao tetrastilo (con 4 colonne) e da una cella, andata del tutto distrutta, di cui sono state individuate fondazioni tripartite. Subito dopo lo scavo, per fini puramente turistici, vennero ricostruite due delle colonne del pronao e su una di queste venne collocato un capitello di ordine corinzio-italico appartenente al tempio. L’ipotesi della dedica della struttura alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva) non trova al momento alcun riscontro archeologico.